CORONA: "IO MACCHINA DA SOLDI, MA NULLATENENTE"

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  1. Alexmarassi
     
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    «Faccio l'imprenditore in tutti i settori, sono una macchina da soldi, ma sono nullatenente». Così l'imputato Fabrizio Corona si è presentato al giudice Silvia Gualdi che lo ha chiamato a fornire le proprie generalità per l'interrogatorio al processo in cui è accusato della ricettazione di un assegno da 10mila euro.
    Sfrontato, impertinente, a tratti volgare («Quella era una banca del cazzo, mi perdoni signor giudice), Corona si è mostrato molto seccato dall'ennesimo procedimento in corso, il trentesimo a suo carico ha detto, per una vicenda di cui si definisce una vittima. Corona in questa sede è accusato di aver ricettato un assegno che doveva essere il compenso per una serata svolta in una discoteca di Isola Capo Rizzuto (Crotone) il 9 agosto 2007. L'ex agente dei fotografi, all'epoca »uscito da 10 giorni dagli arresti domiciliari, dopo altri 150 di carcere e quindi mica tanto a posto con la testa«, ha raccontato la propria versione. »Dopo la serata, ho preso l'assegno da un collaboratore, non l'ho guardato e l'ho messo in tasca. Poi sono andato a ubriacarmi e, siccome avevo litigato con mia moglie, mi sono fatto una serata con una donna. La mattina mi sono svegliato, mi sono accorto di aver perso assegno e passaporto e quindi ho chiamato non il titolare dell'agenzia, ma il responsabile di zona che mi ha detto che ci avrebbe pensato lui ad avvertire il proprietario della discoteca. Questo, gentilissimo, ha detto che avrebbe fatto una denuncia. Poco dopo però mi hanno chiamato i carabinieri di un paese che non ricordo. Avevano il mio passaporto e il mio assegno. Il proprietario del locale ha detto che tanto non aveva ancora fatto denuncia, e invece si è dimostrato un delinquente: ha fatto il furbo perché la serata era andata male«. Infastidito dalle domande del pubblico ministero sulla modalità di incasso dell'assegno (a cui rispondeva che la questione »non è attinente« con il processo), Corona è stato invitato più volte dal giudice a moderare i toni e a lasciar perdere le polemiche. Alla fine l'imputato ha concluso: »Vorrei fare dei commenti«. E il giudice gli ha risposto: »Al limite delle dichiarazioni spontanee«. E Corona: »No avrei delle domande. Allora niente«. Il processo è stato poi rinviato al 15 luglio, quando sono previste requisitoria e arringa difensiva. Al termine potrebbe esserci la sentenza.
     
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0 replies since 17/6/2010, 09:18   71 views
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